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IL MATRIMONIO DI MARCO

Ci venne comunicato che il saggio Marco sarebbe convolato a giuste nozze con la Sig.na Lucia un bel giorno di tarda estate mentre stavamo sfruttando la cantina di babbo Piero comodamente seduti nel salotto della magione sangimignanese di Marco.

" Ragazzi mi sposo e siete tutti invitati, il matrimonio si celebrera' a Palombara Sabina".

Rimanemmo di sasso, non tanto per la notizia ( era nell'aria) quanto per la localita'. "Palombara Sabina? o dove e' tale ameno posto?" " E' nei castelli romani" fu la risposta dei futuri coniugi.

La cosa ci apparve subito strana " ma come mai un posto che si chiama Palombara e' nell'entroterra?" Comunque visto che il ristorante aspettava la domanda rimase senza risposta.

Nei giorni successivi il tarlo del dubbio continuava a roderci fino a quando ( non ricordo a chi?) venne la brillante idea di unire l'utile al dilettevole

" Oh ragazzi perche' non si scrive, spacciandosi per i mocciosi della scuola elementare di Sangi, al sindaco della ridente cittadina laziale e chiediamo lumi sull'origine del nome?"

L'idea fu accolta con ululati di gioia e quindi ci mettemmo a lavoro. Buttammo giù la lettera da inviare al primo cittadino  e quando arrivammo all'indirizzo della scuola decidemmo, per non incorrere nel pericolo di essere scoperti, di chiamare la scuola " SCUOLA ELEMENTARE SOTTOTENENTE MEDAGLIA D'ORO GUIDO TINACCI"  e di mettere un indirizzo sbagliato ( mettemmo quello di Guido in modo tale che l'eventuale risposta non arrivasse veramente al preside della scuola elementare di San Gimignano.

La mogli di Evio, maestra elementare, si offrì di far ricopiare la lettera ai suoi alunni in modo tale che fosse perfetta.

TESTO DELLA LETTERA INVIATA

Qualche mese dopo la bidella della scuola elementare di san Gimignano si vide capitare il postino recante un grosso plico. " Oh Giulia ( nome inventato so' una sega come si chiamava la bidella) e' c'e' un pacco per la scuola ma i' nome gli e' diverso". " dammelo dammelo tanto di scuole elementari e' c'e' altro che questa" rispose Giulia.

Non appena ritirato il pacco Giulia lesse l'indirizzo " Scuola elementare sottotenente medaglia d'oro Guido Tinacci" indirizzata a San Gimignano Siena. Il nominativo della scuola era diverso come pure era diverso l'indirizzo. La faccenda era oltremodo strana. Urgeva un consulto con il preside. Il consulto portò alla decisione di riunire le varie maestre per vedere se qualcuna di loro  poteva svelare il mistero. Non appena venne interpellata la maestra Fina il dilemma fu svelato"Signor Preside non so come scusarmi, ma vede mio nipote Luca assieme ai suoi amici deve averne combinate una delle sue. Li perdoni son bravi ragazzi anche se di molto ma di molto storti".

La maestra Fina tornata a casa si attaccò alla cornetta del telefono e fece uno striscio e busso al nipote, il quale caduto dalle nuvole non si raccapezzava cosa diavolo fosse successo.

Era avvenuto l'incredibile, il sindaco di Palombara aveva abboccato clamorosamente e aveva girato il tutto al preside della scuola elementare. Questi, secondo il rito italiano, aveva  dato l'incarico elle maestre che avevano impiegato meno di 5 secondi per coinvolgere i loro alunni nel rispondere alla gentile lettera dei loro compagni toscani. Morale della favola nel plico c'erano.

LETTERINA DI RISPOSTA

Disegni eseguiti dai bambini  e fotografie che raffiguravano i monumenti di Palombara

Lettera delle maestre alle loro colleghe

Lettera del sindaco di Palombara con i saluti al suo collega di San Gimignano

Depliants della pro-loco di Palombara

Insomma tutto quello che poteva essere di aiuto per una miglior conoscenza del paesello laziale.

A questo punto i saggi furono scossi da un dubbio. Stai a vedere che anche stavolta l'abbiamo pestata? Come si rimedia?

Dopo aver preso in considerazione varie opzioni

-Si scrive che era tutto uno scherzo ( bocciata)

- Si continua a prenderli per il culo ( bocciata da Luca che pensava a quello che Zia Fina poteva fare)

- Gli si manda un cartone di vernaccia ( approvata ma poi la vernaccia si bevve noi)

- lasciamo tutto com'è e freghiamocene dei risvolti socio-politici-culturali ( approvata in pieno)