Minestrino

 

Nonostante la sua presenza sia stata breve e per certi versi anche incolore, rimane un personaggio che ha condiviso con noi alcuni periodi e merita essere rammentato nei nostri scritti.

Forse piu’ che la sua figura e importante rammentare alcuni episodi che sono successi grazie alla sua presenza.

Fratello di Bostik, alto un metro e un barattolo, duro come le pine verdi e come solo i veneti riescono ad essere ci ha permesso di vivere alcune avventure che ora provero’ a narrare.

La prima che mi viene in mente e’ la sua lunga malattia che ci ha permesso in un estate di tanti anni addietro di accedere alla cantina dei suoi genitori. Mi ricordo benissimo che era diventato un appuntamento fisso delle nostre mattinate il recarsi verso le 12 a visitare l’infermo. Tutti ci ricordiamo come mai ci eravamo iscritti di diritto alla protezione civile nel ruolo di dispensatori di pace e serenita’ a coloro che, loro malgrado, erano obbligati in un letto di dolore. La vernaccia che ci veniva offerta era piu’ che adeguata come ricompensa del nostro gesto nobile e altruistico.

Una mattina pero’ eravamo parecchio caldi e quando ci avvicinammo al citofono, riconosciuta la voce di Bostik, la invitammo a farci salire con frasi che non definirei signorili.

Brutta maiala, apri il portone che si viene su e ti si tromba !!!! Daccela daccela o faccela tocca’!!! Apri l’uscio che  quando siamo su ti si lecca tutta la passera!!” e cosi’ via.

Non appena aperto il portone ci precipitammo su per le scale. Mi ricordo che ero il primo tallonato da dietro da Cucitura, Una rampa, due rampe eccola l’ultima rampa e’ proprio dietro l’angolo.

Un pensiero repentino “ Ma se per caso fosse stata la sua nonna al citofono’”

Improvviso rallentamento dell’andatura , frenata prima dell’angolo e mi feci superare da cucitura che nel frattempo lanciava guaiti di gioia al pensare alla vernaccia fresca che lo aspetto.

Eccomi brutta maiala, ti trombo tutta, prepara il bicchiere e la topa” urlacchiava ansimando il Pericci mentre mi superava.

Mi bloccai prima di svoltare l’angolo del corridoio che mi avrebbe immesso nell’ultima rampa di scale alla fine della quale ci sarebbe dovuto essere il portone aperto.

Mi fermai e sentii Cucitura, ormai in vista del portone continuare la corsa.

Vai il primo tromba per primo”

Alt, i passi del Pericci si fermano improvvisamente. Silenzio assoluto, anche agli altri doveva essere venuto in mente che forse eravamo stati arditi a decidere che quella voce al citofono fosse inequivocabilmente quella di Bostik. Tutti fermi ad aspettare le parole del Pericci che furono stentoree. “ Buongiorno signora come va’?”

“Bene grazie, mi immaginavo che foste voi, venite venite che la vernaccia e’ in freco e minestrino sta’ molto meglio”

Fuga precipitosa, scalini a tre a tre e finalmente fuori. Per quel giorno la vernaccia la bevve solo Cucitura.

Un altro episodio legato a minestrino e’ quello della notte in cui il Nottolo si trasformo’ in un bieco accoltellatore di veneziani.

Eravamo reduci da una serata dal sudicio, finita come al solito tra schiamazzi burle e scherzi di vario genere. Cardi come al solito ci dirigemmo verso la collina e arrivammo in piazza della cisterna. Il Nottolo era da poco che ci frequentava ed era ancora ammantato da una alone di mistero sulle sue gesta in terra francese. Sua sorella ovvero la figlia di “ qui tegame di madame Brachet” di nome Maele ci aveva piu’ volte raccontato come il carattere del fratello non fosse proprio tanto facile e come il fatto che si associasse ad una corporatura seconda solo a quella di Guidone lo rendesse molto simile ad una bomba vagante.

Quella sera avevamo trovato asilo al francese in casa di Bostik e di minestrino che si erano offerti gentilmente ( dote che ad onor del vero non li ha mai abbandonati) di ospitarlo per la notte.

C’era un problema anzi due.

Il primo era che minestrino era straconvinto che il Nottolo avesse tentato di accoltellarlo all’uscita dal locale certaldino ( mentre era stato il pericci che si era avventurato con una forchetta ad assaggiare i glutei del veneziano) ma soprattutto era il secondo problema che ci preoccupava il Nottolo era briaco ed aveva deciso che minestrino gli stava sul culo per cui aveva promesso piu’ volte che durante la notte lo cardava. Normalmente la cosa si sarebbe sgonfiata da solo se il metro e un barattolo ci avesse notificato che il Nottolo era persona sgradita a casa sua e quindi che ci arrangiassimo a trovare un nuovo ostello all’emulo di Obelix. Ma lui no !!!!!! Insisteva, “ Meglio se mi vuol gonfiare, che ci provi stanotte, sono cintura nera di karate’ e lo spiezzo in due”.

Per quanto ci riguardava poteva anche succedere la rivoluzione durante la notte ma eravamo solidali con Pippo che a quel tempo non ricordo se ci stava provando o era gia’ riuscito ad entrare nelle grazie di Bostikke e non volevamo creare un casino che si sarebbe scaricato sulle spalle del nostro amico.

Per tale motivo tentavamo di mettere pace chi con minestrino spiegandogli piu’ volte che il Nottolo non aveva provato ad accoltellarlo per un semplice motivo il Nottolo non si fermava a provare lui arrivava sino in fondo a qualsiasi impegno preso con se stesso o con gli altri. Inoltre la mole del francese e il suo tasso alcolico lo rendeva molto simile a quel petardo che i suoi connazionali avevano sparato nell’atollo di Bikini anni addietro. Un’altra parte del gruppo si addentrava in una seduta di  autocoscienza rivolta al Nottolo tentando in tutti i modi di calmarlo e renderlo piu’ simile ad un uomo che a un Nottolo. Naturalmente niente da fare la mente di un bretone e’ solida e ferma come le pietre con cui costruiscono le loro secolari case. Casino doveva essere e casino sarebbe stato.  Oddio non che la cosa non ci alletasse ma il ricordo del povero Pippo ci spingeva  a mettere avanti non il nostro sollazzo ma quello dell’uccello del povero romano.

Passammo cosi’ buone buone due ore ma i nostri tentativi andarono falliti di questo sono sicuro, Non sono sicuro di come fini’ la cosa. Mi pare che il Nottolo si reco’ comunque a casa dei veneziani ma si addormento’ non appena entrato nella magione e quindi non successe nulla, ma non potrei giurarlo. Se qualcuno mi viene in soccorso benvenuto.